Di formazione antropologo, coniuga ricerche legate ai suoi studi antecedenti, aggiornati su istanze e urgenze che si aprono a prospettive socio-ambientali e di riciclo dei materiali. Opera recuperando oggetti, prodotti di fattura industriale, immagini e dati provenienti dalla rete. Il suo approccio di lavoro, focalizzato sul found material, vuole indagare le possibilità di sperimentare e condividere un’altra realtà sociale ed esistenziale, recuperando un rapporto animistico con l’ambiente naturale, gli altri esseri viventi, la materia. Egli pone al centro del suo discorso una differente ontologia, in contrasto con l’ipertecnologizzazione e la transumanizzazione verso cui tende il nuovo millennio. Attraverso le sue installazioni invita a riflettere sulle crisi della contemporaneità e a costruire immaginari alternativi in cui la fantasia non è imprigionata dal consumismo.
ENRICO SCAPINELLI










"Enrico Scapinelli sviluppa il suo processo artistico intorno al recupero dei materiali in un duplice senso: da una parte infatti ricicla immagini provenienti dalla rete, dall'altra il suo campo di indagine è legato all'ecologia, contro lo spreco e il ritorno al rispetto della natura. Si focalizza inoltre in particolare sulla crisi climatica, approfondendo, attraverso l'utilizzo di vari media: video, scultura, pittura, fotografia, notizie, informazioni, studi di settore che vengono riportati verso un'attenzione e una sensibilità condivise. Il suo lavoro utilizza immagini già esistenti seguendo la logica della “decrescita estetica”, così la chiama Nicolas Bourriaud in Inclusioni. Estetica del capitalocene, ossia, alla bulimia dell’iperproduzione spettacolare estetica, alla sovrapproduzione di immagini pubblicitarie, si oppone il sistema del riuso e del riciclo che comprende l’arte, la moda, l’economia e in realtà tutte le sfere dell’agire umano. Immagini trovate nel web vengono utilizzate seguendo l’idea della postproduzione, individuata sempre da Bourriaud nel suo fortunato Postproduction. Come l’arte riprogramma il mondo. L’arte si serve di materiale già disponibile e poi, con delle opportune manomissioni e “détournements”, costruisce un’opera nuova con una forma ed un senso inedito".
Carmen Lorenzetti
"La poetica di Scapinelli si configura come una ricerca volta a evidenziare gli effetti sociopolitici e ambientali del consumismo e dell’ipertecnologizzazione, adottando – e al tempo stesso sabotando – il linguaggio visivo stesso delle agenzie che ne hanno istituzionalizzato l’estetica. Una critica che prende forma attraverso una pratica fondata sul recupero e la trasformazione di materiali industriali e naturali, riassemblati per mettere in crisi l’immaginario della produzione e del progresso".
Margherita Arduini Heuberger